domenica 10 marzo 2013

capo squadriglia di successo (parte 1)

CAPO SQUADRIGLIA DI SUCCESSO          (parte 1)
Essere un capo squadriglia come compito è di per sè gravoso ed oneroso,ma non vi spaventate essere un buon capo non è un'impresa impossibile.Oggi voglio darvi alcuni spunti per pensare e interrogarvi.
  • Iniziamo col dire:potrò essere mai un buon capo?La mia squadriglia mi seguirà?Perchè ragazzi della mia età dovrebbero ascoltarmi e rispettarmi?
Queste sono le domande che un aspirante capo si pone.Nel mio caso,quando divenni a mio tempo mi trovai in una situazione abbastanza complessa:i miei squadriglieri era l'unione dell'accorpamento di due squadriglie e per giunta la maggior parte dei componenti erano della mia stessa età.La mia formula "segreta"!

forza e accondiscendenza

-accondiscendeza:

Essere buoni,o come dico io accondiscendenti non deve essere pensata come debolezza,bensì come punto di forza.Non si può sempre vincere,molte volte un capo si vuole imporre e questo,in parte,è sbagliato.Uno squadrigliere che non pensa che il progetto,l'impressa ma anche il percorso in un bosco non sia il più giusto non lo farà,non darà il meglio di se e questo va a discapito di tutta la squadriglia ma sopratutto del capo.Così bisogna creare una democrazia,tutti devono esprimere la propria idea,solo una idea:siate voi il pricipe del principato(ora vi spiego tutto).A roma Augusto istituì il principato,una forma di democrazia,dove tutti votavano(senato),ma lui era il primo e tutti gli altri,coloro che erano incerti o non volevano deluderlo si accodavano.Voi sareti i primi a dire la vostra,e dopo gli altri diranno la loro.In questo modo vi aggiudicherete il voto degli incerti e di chi,conoscendovi e fidandosi vi seguirà.In questo modo al 99 % vi sarete aggiudicati   l'appoggio della squadriglia facendo decidere loro stessi,FANTASTICO,non trovate?

Nessun commento:

Posta un commento